Tour de France 2020, l’epidemiologo belga Pierre Van Damme: “Sarebbe stato più saggio non organizzarlo”
Non tutti gli epidemiologi sono d’accordo con lo svolgimento del Tour de France 2020. Mentre ASO studia le misure per limitare al massimo i rischi di contagi da coronavirus, dal Belgio arriva la presa di posizione dell’epidemiologo Pierre Van Damme, che in un’intervista concessa a VTM ha dichiarato che sarebbe stato più saggio evitare di organizzare la corsa. I dubbi dell’epidemiologo belga riguardano soprattutto il pubblico e l’impossibilità di controllare tutti coloro che si recheranno a vedere la corsa, nonostante una delle prime corse dopo la ripartenza, la Vuelta a Burgos, ha già annunciato che il pubblico, anche se in misura limitata, ci sarà.
“C’è meno piacere per i corridori, i tifosi, i medici e i commentatori – ha dichiarato relativamente a un Tour de France del genere – La questione è capire se è ragionevole organizzare il Tour in questo modo. Si sollevano molte domande. Come si terrà il pubblico sotto controllo? Puoi impedire l’accesso su alcune cime, ma non puoi mai controllare completamente un gruppo di persone. Sarebbe stato più saggio non organizzarlo. Si sarebbe potuto attendere e vedere come avrebbe reagito l’Europa a questa situazione. Vediamo dei focolai qui e lì, mostriamo che siamo capaci di controllare il virus”.
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